Questa prima fase corrisponde all’era della tradizione orale. Come per altre discipline, anche l’origine della Genealogia si perde nella notte dei tempi
Enrico Genta Ternavasio, Presentazione, in Lorenzo Caratti di Valfrei, Manuale di genealogia. Profilo, fonti, metodologie, Roma, 2004, p. 13.
Alex Haley, Radici, Milano: Rizzoli, 2021, pp. 502-504.
Questa prima fase corrisponde all’era della tradizione orale. Come per altre discipline, anche l’origine della Genealogia si perde nella notte dei tempi
La seconda fase della storia della Genealogia corrisponde a quella in cui, divenendo la fonte scritta largamente dominante, si affermano studi genealogici più accurati e complessi, ma quasi sempre destinati ad un pubblico ristretto e legati all’araldica e al diritto nobiliare.
Tale fase ha inizio in tempi relativamente recenti. Trae le sue origini dal proliferare di documenti che ha il suo inizio nel XVI secolo. Nel corso del Settecento, assistiamo, infine, alla nascita di una scienza solida e metodologicamente fondata.
È quest’ultima la fase più recente della discplina, che possiamo far risalire alla seconda metà del XX secolo. Un contributo fondamentale al suo sviluppo è da ricercarsi nella pubblicazione del celebre romanzo di Halex Haley: Roots: The Saga of an American Family (1976). Con il capolavoro di Haley la storia della Genealogia entra in una nuova era: la post-Roots era).
Radici Milano, 1977.
Manuale di genealogia: profilo, fonti, metodologie, Roma, 2004.
L’identità genealogica e araldica. Fonti, metodologie, interdisciplinarità, prospettive. Atti del XXIII Congresso internazionale di scienze genealogica e araldica: Torino, Archivio di Stato, 21-26 settembre 1998, Roma, 2000.
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